Un'anima indocile
Omaggio ad Alda Merini
- Domenica 6 marzo » Domenica 17 aprile 2022
- Opere di Viviana Graziani, Sabrina Romanò e teresa Santinelli
- Foyer del Teatro Giuditta Pasta - Saronno (VA)
- La mostra sara visitablie nel foyer del teatro in occasione degli spettacoli in cartellone e negli orari di apertura della biglietteria:
mercoledì e sabato dalle ore 9.30 alle ore 12.30
venerdì dalle ore 14.30 alle ore 17.30
La mostra offre al visitatore un inedito percorso articolato tra parole e immagini: 10 opere delle artiste Viviana Graziani, Sabrina Romanò e Teresa Santinelli ispirate da alcune delle più celebri composizioni della poetessa dei Navigli.
Le artiste hanno infatti trasportato su tela i versi dell'artista Milanese, utilizzando ognuna ha un proprio linguaggio personale, fatto di forme, colori e stile.
Questo ad ennesima dimostrazione della forza della poesia, forma d'arte che, più di ogni altra, raggiunge i suoi destinatari con intensità e messaggi differenti.
La mostra offrirà pertanto al visitatore un percorso articolato tra parole e immagini.
La collettiva curata da sabrina Romanò e promossa dall'associazione artistico culturale Helianto è stat inaugurata domenica 6 marzo (ore 18.00), come evento all’interno del calendario di iniziative promosse dall’Assessorato Cultura, Pari Opportunità in occorrenza della
Festa della donna. E per l’occasione, grazie all’intervento performativo degli attori di Helianto,
quadri e versi hanno preso vita in un reading poetico vibrante ed emozionante.
"Il buio illuminato"
- misura 70x70 cm
- tecnica mista
- anno 2020
La Vergine
...Non avete veduto quand´è notte
le vergognose stelle
avanzare la luce e ritirarla?...
Così, timidamente, la parola
varca la soglia
del suo labbro al silenzio costumato...
(da 15 novembre 1947
da La presenza di Orfeo – 1953)
"Uccello di fuoco della mia mente malata"
- misura 30x30 cm
- tecnica mista
- anno 2020
Sono nata il ventuno a primavera
Sono nata il ventuno a primavera
ma non sapevo che nascere folle,
aprire le zolle
potesse scatenar tempesta.
Così Proserpina lieve
vede piovere sulle erbe,
sui grossi frumenti gentili
e piange sempre la sera.
Forse è la sua preghiera.
(da “Vuoto d’amore”)
"La poetessa dei Navigli che cantò
i poveri, l'amore, l’inferno"
- misura 30x30 cm
- tecnica mista
- anno 2020
Io mi sono una donna
a Salvatore Quasimodo
Io mi sono una donna che dispera
che non ha pace in nessun luogo mai,
che la gente disprezza, che i passanti
guardano con attesa e con furore;
sono un’anima appesa ad una croce
calpestata, derisa sputacchiata:
mi son rimasti solo gli occhi ormai
che io levo nel cielo a Te gridando:
toglimi dal mio grembo ogni sospiro!
(da "Destinati a morire" 1980)
"Primavera"
- misura 40x40 cm
- tecnica mista
- anno 2020
Ogni giorno che passa
Ogni giorno che passa fiorisce
un usignolo di bel canto sul ramo...